Il nostro ultimo viaggio monografico ci porta a Tenerife e dopo tante piccole isole quasi sconosciute ci troviamo di fronte ad un’isola che nell’immaginario della maggior parte dei viaggiatori è la meta dei “vacanzieri” da villaggio turistico.
Certamente la gran parte di coloro che hanno visitato Tenerife almeno una volta ricorda i grandi insediamenti urbani alle spalle di piccoli litorali sabbiosi, ma anche questa volta Fuerteadventours sente forte la missione di legare questo tour ad un’esperienza di profonda immersione nella natura. A Tenerife un luogo su tutti ci farà entrare in estasi: il parco nazionale del Teide.
l Monte Teide, che sovrasta tutta l’isola, è un ricordo del suo passato vulcanico… un’isola infuocata da questo gigante ardente. Un altro patrimonio mondiale dell’UNESCO, …quanti ne abbiamo trovati qui alle Canarie, vero? Il Teide è il terzo vulcano più grande del mondo e anche se non si direbbe affatto visto il suo aspetto sornione… è ancora attivo!
Data l’elevata altitudine della sua cima, durante l’inverno lo si può vedere innevato e in primavera in un tripudio di fiori.
Madre Natura offre qui a Tenerife un contributo di meraviglia e di eccitazione che sembra proprio il corredo perfetto per l’emozione che ci accompagnerà nel nostro viaggio dentro e fuori di noi: la gioia! E gioiremo con Madre Natura immersi nelle foreste pluviali di Anaga o sulle spiagge sabbiose di El Medano; o ancora di fronte ai vertiginosi Los Gigantes nel selvaggio ovest.
Tenerife è un’isola variegata sotto ogni punto di vista e l’abbiamo scelta per riconciliarci con l’emozione della gioia… non vi capita mai di accorgervi che talvolta ci impediamo di gioire? Ebbene nel nostro ultimo viaggio monografico questo sarà il tema principale. Sorridere, ridere, divertirci, stupirci, essere in uno stato di bellezza talmente profonda da sfiorare l’estasi.
Anche in questo tour proporremo la rivisitazione di un mito e qui ci viene incontro il mito greco del giardino delle Esperidi, le tre figlie di Atlante – le Esperidi appunto, che, secondo la leggenda, vivevano in questi luoghi, sorvegliate da Ladon, un drago con cento teste che sputava fuoco e non dormiva mai e custodivano l’albero dalle mele d’oro. Il mito racconta appunto l’undicesima fatica di Ercole quella per assicurarsi l’immortalità. Noi ci assicureremo la gioia!