Chinijo nella lingua locale vuol dire di piccole dimensione, un arcipelago piccolo piccolo, che fa parte di un altro arcipelago, quello appunto delle Isole Canarie. Ma quest’arcipelago chinijo, chinijo è anche considerato la riserva marina più grande d’Europa, con i suoi 700 kmq di parco marino.
L’arcipelago Chinijo è formato dall’isola di La Graciosa, da qualche anno considerata a tutti gli effetti l’ottava delle isole Canarie e dagli isolotti di Montaña Clara e Alegranza e le Roques del Este e Roques del Oeste, i quali tutti insieme formano un complesso vulcanico originato nel quaternario e ben conservato.
Per questa ragione il Parco Naturale dell’Arcipelago Chinijo ha ottenuto lo status di area protetta ed è stato riconosciuto come zona di protezione speciale per gli uccelli. Infatti, nelle isole sono presenti numerose colonie di uccelli marini di diverse specie, tra cui la fregata, la berta maggiore, la berta minore e altre due specie di uccelli delle tempeste. Inoltre, ci sono diversi rapaci, tra cui il falco pescatore, il falco della regina e il capovaccaio.
Quando si arriva a La Graciosa, nell’unico modo possibile ovvero via mare, l’emozione è di incredulità: un’isola tutta di sabbia, senza asfalto, circondata da acque turchesi, un atollo tropicale, 29 Kmq incontaminati dove si puó vivere senza mai indossare un paio di scarpe!
Ma lo stupore arrivando su quest’isola non è solo visivo. Non ci si aspetterebbe mai che un’isola così piccola sia al centro di un importante interesse archeologico, etnografico, paleontologico. Eppure è proprio così.
I siti archeologici sottomarini che si trovano nelle sue acque rivestono notevole interesse in quanto fanno registrare la più importante collezione di anfore (probabilmente di origine romana), ritrovata nelle Isole Canarie. Ma anche sulla terra vi sono stati numerosi ritrovamenti di beni archeologici di origine preispanica, che vanno da tumuli funerari, ad insediamenti abitativi, a costruzioni di carattere economico, a incisioni rupestri.
Dal punto di vista paleontologico poi si trovano due tipi di depositi . Da un lato, resti fossili di uccelli più vecchi di sei milioni di anni, e dall’altro, depositi marini dove la fauna invertebrata è di grande importanza, come indicatore dei cambiamenti climatici avvenuti in epoche passate.
Cosa faremo per una settimana su un’isola tanto piccola? Ci annoieremo? Ebbene sí, questa potrebbe essere un’ottima idea! Vogliamo proprio riconciliarci con l’emozione della noia!
Vogliamo permettere a noi e ai nostri bambini di gioire di essa, di giocare con essa, di fermarci in essa e di contemplarla e ringraziarla.
Il settimo tour sarà il tour delle famiglie e non vediamo l’ora di annoiarci con voi!